Bello è lontano ovvero La fontana di Cleopatra

Sono gli “oggetti/rifiuto” che mi chiamano. Rivolgo loro la mia attenzione, passando dall’uno all’altro, con determinazione.
Fustini per il detersivo, contenitori per creme ed alimenti hanno esaurito la loro funzione, ma resistono al luogo che li richiama a se: la discarica.
C’è sempre un colore, una forma, o la direzione di una linea immaginaria che catturano il mio sguardo; allora allungo il braccio, afferro l’oggetto, lo giro e rigiro fra le mani, lo accarezzo per seguirne le forme morbide e le superfici accattivanti. Comincio a cucire tra loro gli oggetti, li assemblo, costruisco, trasformo, usando filo di ferro e tessuti di plastica.”… un gesto scaramantico ma giocoso contro l’inquietudine che pervade il mondo contemporaneo”.
Simona Antonacci

Un atto gioioso che ha dato vita ad un simbolo di vita e di nascita. In alto la mitica Cleopatra sembra fare l’occhiolino alla serpe: forse, questa volta, il finale è aperto.

Leonella Masella

video a cura Enzo Francesco Testa