Resurrection – 2012

L’artista realizza il suo angolo di mondo futuribile in cui la leggerezza del gioco e la volatilità dell’effimero, così come il paradosso utilizzato come “tentativo scaramantico”, sono strategie per opporsi alla serietà e pervasività del messaggio negativo. Dai paesaggi generati dai rifiuti scaturiscono ibride creature animali e antropomorfe. Sono i lacerti del nostro vivere e sopravvivere quotidiano a prendere vita, a ricevere un nuovo destino.  Così si disegna nel Chiostro “una sorta di presepe”, suggerisce l’artista, “ma senza alcun salvatore”.

Stampa su PVC materiali plastici, sassi. 210x300x100 cm